Uno sguardo sul mondo

Se è vero che «La vita è un viaggio e viaggiare è vivere due volte» ho l’impressione che con le fotografie si viaggia molte più volte! Si viaggia tutte le volte che si riguardano le fotografie. I luoghi e le persone fotografate nel tempo diventano familiari come se facessero parte di noi stessi e contribuiscono a rinnovare il ricordo delle emozioni provate!

NEPAL
Incontrare gli occhi di questa gente, incastonati tra i bellissimi tratti di alcuni volti è forse la meraviglia più grande: sorridono, uniscono le mani e ti salutano: «Namaste», «ossia mi inchino al divino che vedo in te»!

CUBA
Chiudo gli occhi: rivedo i visi, i colori e risento gli odori, i suoni, i rumori… Viaggio alla scoperta di un’isola unica e di un popolo che sa sempre sorridere!

PERU’
Città, natura, colori, visi e paesaggi che raccontano l’impero degli Inca, una delle più affascinanti civiltà antiche del pianeta.

IRAN
«Ero perso con lo sguardo nell’orizzonte, tutto e tutto appariva come uguale; poi ho scoperto una rosa in un angolo di mondo, ho scoperto i suoi colori e la sua disperazione di essere imprigionata fra le spine, non l’ho colta ma l’ho protetta con le mie mani, non l’ho colta ma con lei ho condiviso il profumo e le spine tutte quante». (Hafiz, poeta iraniano)

TURCHIA
«Qualche volta al tramonto mi prende la malinconia… ma poi all’improvviso arriva questo vento fresco e se la porta lontano… è un vento strano, che non ho sentito mai da nessun’altra parte… è un vento leggero, che mi vuole bene». (dal film «Il bagno turco – Hamam»)

BIELORUSSIA
Una nazione diventata tristemente famosa per essere stata la più colpita dall’incidente avvenuto nella centrale nucleare di Chernobyl nella notte del 26 aprile 1986. Ho visitato questo paese in varie occasioni nell’ambito del «Progetto Chernobyl» che ha portato tanti bambini bielorussi in Italia in un progetto di vacanze e cure che è diventato presto un’occasione di amicizia ed affetto!

ARMENIA
Andare in Armenia è stato un viaggio toccante e profondo. Un popolo intriso di storia antica e di tragedie moderne. Il genocidio che ha lasciato profonde ferite e il monte Ararat diventato “miraggio” invalicabile, che gli Armeni possono ammirare solo dal monastero fortificato di Khor Virap, non lontano dal confine turco.

MAROCCO
«In Marocco il mare e il deserto si sono intrecciati in un vortice di domande, e nessuno è in grado di svelarne il significato molteplice, devastante, impossibile… Ma i pittori marocchini sanno che il mare che hanno scelto non è quello dei marinai e dei pirati. E’ il mare che esce dal blu, dal colore blu lavorato dall’artista. E’ il mare interiore, quello che ogni artista porta dentro, quello che immagina che vuole liberare, rendere visibile…» (Tahar Ben Jelloun)

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