Il progetto, che potrebbe portare a una pubblicazione, è quello di mettere assieme i racconti di Maria Grazia Sessa e le fotografie di Salvatore Lumia
Era il giorno della Festa del paese. Il fotografo aveva pensato di approfittare dell’evento per scattare una fotografia significativa. Il suo paese di origine meritava certo uno scatto emblematico! Ogni anno aveva realizzato un reportage, ma quest’anno aveva deciso di fare un’unica foto che rappresentasse la Festa. Come fare? Inglobare in un solo scatto il pubblico, la banda e i festoni, elementi che connotassero sicuramente la Festa del paese, non era facile. Si era appostato su un marciapiede dal qual poteva vedere le abitazioni e i festoni luminosi, e questo avrebbe costituito lo sfondo della foto. Ma come fare a riprendere contemporaneamente pubblico e banda? Era in attesa che passasse la processione e in cerca di una idea ispiratrice. Di lì a poco, ecco che arrivò la banda musicale e, dietro, la processione dei cittadini. Ogni tanto si sa, la banda si ferma per farsi ascoltare dagli abitanti di ogni strada e si era fermata proprio davanti al fotografo. Un lucido trombone faceva da protagonista e copriva il resto, il fotografo non avrebbe potuto riprendere tutto nell’obiettivo, ma, improvvisamente gli viene l’idea, attraverso la parte posteriore della campana in ottone del trombone riusciva a vedere specchiati contemporaneamente i cittadini in processione, il festone luminoso e le case, pensò allora che c’era tutto e che la banda poteva essere rappresentata simbolicamente dalla campana del trombone. Gli brillavano gli occhi all’idea di questo scatto unico, onnicomprensivo e anche intrigante. E allora decise e scattò.
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