Foto e racconti a quattro mani: “Marocco, Essauira”

Il progetto, che potrebbe portare a una pubblicazione, è quello di mettere assieme i racconti di Maria Grazia Sessa e le fotografie di Salvatore Lumia 

All’imbrunire le strette vie della città di Essauira in Marocco si erano spopolate. Il fotografo andava a caccia di soggetti per qualche scatto in quella penombra che era invitante, ma non c’era nessuno. Improvvisamente vide incedere lentamente davanti a sé un anziano, indossava una tunica bianca, sulla testa lo jebba, tipico copricapo locale, appoggiava la mano sinistra ad un bastone rustico intarsiato con figure di pesci e col braccio destro cercava sostegno sul muro. Sembrava stanco, o forse non aveva forze sufficienti.Il fotografo fu colpito dal contrasto dei colori, tunica e jebba bianchi contro gli scuri muri della via immersi nella penombra. Decise di effettuare prima lo scatto per non farsi sfuggire quella combinazione così insolita e poi si avvicinò all’anziano per aiutarlo a raggiungere la sua abitazione.

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