di Simone Lumia
Non è sempre vero, purtroppo, che i sogni li puoi ricordare solo scrivendoli, appena sveglio. Ce ne sono alcuni per i quali avresti bisogno di un fotografo, di un pittore, di un disegnatore, e anche di un regista. In fondo, la nostra testa, almeno per qualche minuto, riesce ad essere tutte queste cose, concedendo questo spettacolo inedito solo a noi stessi, come se fosse una proiezione strettamente privata, di cui si perde il nastro subito dopo la proiezione. Ci sono sogni che fanno ridere, di gusto, perché ti è appena stata detta una battuta che nel sogno fa ridere, e che nella vita normale non significa niente. I sogni sono un documentario sulla nostra vita. Sono un racconto breve su un episodio singolo, mai avvenuto ma pieno di dettagli veri, montati con una fantasia incredibile e non ripetibile. Uno spezzone a cui sono temporaneamente invitati personaggi che della nostra vita fanno o hanno fatto parte, pescati da un archivio che contiene migliaia di nomi, cognomi, facce e ruoli. Si va a dormire, la sera, e non si sa mai a quale proiezione privata assisteremo. Cosa c’è di più bello? Bonjour
ça c’est bien vrai ! Parole de rêveuse ! Très bonne journée
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