Il progetto, che potrebbe portare a una pubblicazione, è quello di mettere assieme i racconti di Maria Grazia Sessa e le fotografie di Salvatore Lumia
Camminava con lo sguardo basso rasentando il muro, assorta nei suoi pensieri, la sua ombra la seguiva. Il sole si stava alzando e illuminava il loggiato, una luce calda sembrava disegnare sui muri la sagoma degli archi che accompagnavano il percorso della donna. Lei incurante della magica atmosfera intorno a sé procedeva inarrestabile. Avrebbe risolto il suo problema? I dubbi e le perplessità si sarebbero appianati? Così procedendo non si accorse nemmeno che era seguita da un fotografo a caccia di uno scatto che catturasse quel momento luminoso insolito. In fondo alcuni passanti ammiravano le motociclette parcheggiate, ma la donna non li vedeva, continuava a camminare come avvolta in un misterioso alone impenetrabile. E così il fotografo decise di inquadrare il loggiato illuminato dalla calda luce solare, e includere nella scena anche lei, la sconosciuta donna con la sua ombra, e scattò.
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