Magna Via Francigena

3 -10 maggio 2019
da PALERMO ad AGRIGENTO… la SICILIA da mare a mare

Dopo aver percorso nel 2018 «Il Cammino degli Dei» da Bologna a Firenze, in compagnia di alcuni amici, mi è venuta l’idea di partecipare a questo Cammino in Sicilia. La verità è che per me tutte le occasioni sono buone per tornare in Sicilia. Inoltre, mi intrigava l’idea di poter fare un Cammino che ci permettesse di visitare luoghi e territori lontani da quelli visitati dal turismo di massa.
Venerdì 3 maggio insieme al mio compagno di avventura Mauro, siamo arrivati a Palermo. Avevamo deciso (anche su consiglio dell’organizzazione) di non partire da Palermo ma di portarci in pullman a Piana degli Albanesi da dove partire per Santa Cristina Gela per una tappa di 6 km. Così la prima tappa è stata veramente una passeggiata ma ci siamo rifatti abbondantemente il secondo giorno da Santa Cristina Gela a Corleone.
Le condizioni atmosferiche erano pessime, pioveva e sul percorso c’era parecchio fango. Si faceva fatica a camminare e un paio di volte abbiamo sbagliato strada. Soprattutto nella parte finale ci siamo trovati a percorrere un tratto in salita ripida e su un sentiero fangoso difficile da percorrere (a quel punto avevamo già percorso più di 30 km) che ci ha veramente messo alla prova. Siamo arrivati a Corleone stremati e completamente bagnati e pieni di fango. Se è vero che il buongiorno si vede al mattino c’era da essere preoccupati.
Le altre tappe sono andate meglio, il percorso non era sempre ben segnalato ma ci aiutavano le mappe predisposte dall’organizzazione (scaricabili sul cellulare). I paesi erano tutti belli e arrivando nel primo pomeriggio abbiamo avuto modo di visitarli. Prizzi, Castronovo, Cammarata, Sutera, Racalmuto (il paese di Leonardo Sciascia), Grotte.
In tutti i paesi abbiamo avuto modo di rifocillarci degustando i piatti della cucina siciliana e bevendo del buon vino. La sera a cena ci si incontrava con gli altri pellegrini e ci i scambiava pareri ed emozioni.
Arrivati a Grotte mancavano due tappe ma noi, probabilmente sottovalutando le difficoltà, avevamo deciso di percorrerle nello stesso giorno. Il tempo era decisamente cambiato e adesso faceva caldo e il sole bruciava la pelle. I chilometri dell’ultima megatappa che non avevamo considerato intorno ai 32 sono diventati 36,5 ma soprattutto quando pensavamo di essere arrivati ad Agrigento ci siamo ritrovati ad affrontare una salita davvero impegnativa. La fatica si faceva sentire e abbiamo dovuto stringere i denti per arrivare al Duomo di Agrigento.
Adesso ci aspettavano due giorni di relax prima di riprendere l’aereo per tornare a casa.
Sabato mattina una puntata a Scala dei Turchi e la possibilità di un bagno ritemprante anche se freddo.
Dal treno che ci ha portati a Palermo riguardiamo i paesaggi che avevamo visto camminando a piedi e cominciamo ad riordinare i tanti ricordi che avevamo accumulato in questo affascinante Cammino.
Tanta fatica, tanta emozione e la sensazione che camminare è il modo migliore per visitare il mondo!

Le nostre tappe
1. ven. 3/5: Piana Albanesi > Santa Cristina Gela (6,2 km)
2. sab. 4/5: Santa Cristina Gela > Corleone (34,4 km)
3. dom. 5/5: Corleone > Prizzi (20,7 km)
4. lun. 6/5: Prizzi > Castronovo di Sicilia (25,3 km)
5. mar. 7/5: Castronovo > Cammarata/San Giovanni G. (13,3 km)
6. merc. 8/5: Cammarata/San Giovanni Gemini > Sutera (22,7 km)
7. giov. 9/5: Sutera > Racalmuto/Grotte (34,9 km)
8. ven. 10/5: Grotte > Joppolo Giancaxio > Agrigento (36,5 km)

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