Martedì 17 gennaio 2023
Sala Guido Fanti sede dell’Assemblea Legislativa Emilia-Romagna
Reading tratto dal libro “Dallo scudetto ad Auschwitz”, di Matteo Marani
con Consuelo Battiston e Leonardo Bianconi, per la regia di Gianni Farina
a cura della compagnia Menoventi – prodotto da E-production – organizzato dall’associazione culturale narrandoBO

Per la GIORNATA DELLA MEMORIA, la Regione Emilia-Romagna ha organizzato un evento molto toccante con una storia a me, e credo a molti, sconosciuta. E’ la storia di Arpad Weisz, uno dei grandi personaggi sportivi degli anni 30. Weisz era un calciatore e poi allenatore, Ebreo-Ungherese che con l’Ambrosiana-(Inter) ha vinto il primo scudetto della Serie A (a girone unico) e altri 2 titoli nazionali col grande Bologna. Sempre con il Bologna ha vinto il Trofeo delle Esposizioni (la Champions League dell’epoca), conquistato contro i maestri del Chelsea.
Il 26 ottobre 1938, dopo la promulgazione delle leggi razziali, Arpad fu costretto a lasciare la guida del Bologna. A lui e ai suoi famigliari non fu più permesso di vivere in Italia in quanto ebreo. Nel 1939 si rifugiò in Francia e poi in Olanda, dove allenò la squadra locale, il DFC. In seguito all’occupazione tedesca dei Paesi Bassi, il 2 agosto 1942, la famiglia Weisz venne arrestata dalla Gestapo e portata nel campo di raccolta di Westerbork. Nel mese di ottobre dello stesso anno i quattro vennero caricati su un treno, destinazione Auschwitz, in Polonia. Dopo tre giorni di viaggio in condizioni inumane, Arpad venne dirottato ai lavori forzati, mentre la moglie Elena e i figli Roberto e Clara raggiunsero Auschwitz-Birkenau, dove vennero subito eliminati in una camera a gas. Arpad Weisz ha resistito fino al 31 gennaio 1944, quando è morto di stenti dopo atroci sofferenze.



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